Wednesday, January 30, 2013

MOOC


Dopo vari tentativi evaporati nell'inettitudine, sembra che finalmente io stia seguendo un MOOC su Coursera.

Più che per il corso in sé, ero molto curioso di fare l'esperienza di seguire un MOOC, e devo dire che finora sono molto impressionato da come sia molto superiore il rapporto tra quanto si apprende dal corso rispetto al tempo dedicatovi,  in confronto a quanto invece sperimentato in un ordinario corso universitario. 

Certo, la parte che non stupisce, in tale divario, è quanto è dovuto alla bassa qualità del sopracitato normale corso universitario, per fattori tra cui i seguenti:
  • insegnanti privi di talento e/o motivazione per il proprio incarico didattico;
  • mancanza di fondi da parte dell'università (per pagare assistenti, tutor, esercitatori...);
  • obsolescenza del modello a lezione frontale, con l'insegnante che svolge il proprio monologo e gli studenti che trascrivono materiale già disponibile su libri di testo;
  • mancanza di adeguati strumenti per lo studente che complementino la sua formazione al di fuori della lezione e dello studio sul testo (forum ove scambiare idee con altri studenti e reperire materiale utile, etc)
In parte sull'ultimo punto sto assistendo ad un po' di positiva informatizzazione: gli studenti possono scambiarsi informazioni tramite la pagina Facebook di cui oramai ogni singolo corso di laurea dispone, e reperire materiale utile al corso su cartelle condivise su Google Drive.

Il MOOC, dal canto suo, coi video delle lezioni che si possono vedere e rivedere quando e come si vuole, il materiale didattico che per forza di cose è ben ordinato e curato, il forum e il wiki del corso dove, oltre che col corpo docente, si può trovare l'aiuto delle decine di migliaia di colleghi, i quiz che appena completati mostrano il risultato e dove sono stati commessi gli eventuali errori... crea un ambiente di apprendimento che, per quanto ho sperimentato finora, risulta molto più adattabile alle proprie esigenze e molto meno "massificato" del corso tradizionale (sempre, rispetto alla mia vita scolastica italiana).

Prima che ci fosse questo boom dei MOOC, qualche hanno fa, ricordo di aver discusso con un ex-collega universitario sul proporre ai professori di far filmare le proprie lezioni per renderle disponibili online; il collega mi spiegò che aveva già provato a proporre la cosa, ma senza successo: i professori ai quali aveva chiesto non volevano saperne di farsi filmare. Non mi lancio nelle speculazioni psicologiche sui perché dietro tale rifiuto... 

Una cosa è certa: un fattore cruciale nell'assicurare la qualità dei MOOC è proprio il fatto che l'insegnante si ritrova a tenere un corso a tutto il mondo... le sue lezioni, ogni dettaglio del corso, è visibile all'intera umanità! La qualità della didattica del docente e dell'università si ritrova dunque in discussione al 100%, e per non perderci la faccia non resta che offrire agli studenti un'insegnamento che sia il meglio del meglio.

Spot: chi si ferma è perduto.

IMHO decisamente un bel video da vedere, anche se non propriamente rilassante....


Tuesday, January 29, 2013

Dannate tessere, dannati circuiti e dannata porta

Un problema che mi è stato posto giorni fa e alla cui soluzione sono arrivato dopo rosicati fallimenti.

Problema:
Hai tre tessere e sei davanti a una porta con tre fessure in cui puoi infilarle. Ciascuna tessera è la tessera corretta di una sola fessura e viceversa.
Ogni fessura è collegata ad un circuito che non puoi vedere e che inizialmente può essere o aperto o chiuso, e la porta si aprirà solo quando tutt'e tre i circuiti saranno chiusi. Puoi cambiare lo stato dei circuiti solo inserendo tutt'e tre le tessere, e il cambiamento avviene così: se il circuito è chiuso, si apre; se il circuito è aperto, si chiude solamente se nella sua fessura è inserita la tessera corretta.
Qual'è il minimo numero di inserimenti necessario ad aprire la porta?

Soluzione

Thursday, January 17, 2013

A boy is better unborn than untaught.

Oggi ho concluso le 4 esercitazioni che ho tenuto per il corso di Algoritmi e Strutture Dati 2 del prof. Clementi.
L'esperienza è stata davvero formativa, e penso di aver imparato molto più di quanto abbia fatto imparare.
Le slides sono sul sito del corso. Le ultime due contengono errori che non ho corretto, in particolare l'ultima ha un esattamente di troppo e con il senno di poi le prove di correttezza dei due algoritmi non sono di certo le migliori possibili.
In ogni caso ecco lo zip dei pdf su Google Drive e il sorgente Latex per i neofiti dell'eccellente Beamer (classe Latex per creare presentazioni in tale linguaggio).

Nel mentre sono indietrissimo con lo studio bibliografico che volevo condurre, impaziente di verificare l'utilità dell'ausilio della digital-library/social-network  CiteULike, ma in compenso sono tornato a sporcarmi le mani con l'impareggiabile software matematico Sage, e con le meraviglie del programmare in Python (al seguito di un dottorando in informatica davvero pro, da cui ho tutto da imparare), con lo scopo di implementare delle belle simulazioni (sogni che si realizzano, dato che poco mi affascinò in passato quanto il concetto di simulazione virtuale).